Dal 1971 Vergani ha veramente fatto di tutto: reportage sulle città italiane, un libro sulle feste religiose della campagna lombarda, la lavorazione del sale tra i tuareg, l’acropoli di Atene, i palazzi del Canal Grande, la grande civiltà cretese, l’apartheid in Sudafrica, le popolazioni africane, la cultura nordamericana, la Pasqua in Sicilia. Come dire che nel suo archivio è probabilmente possibile trovare tutto, o quasi, del mondo.

da un articolo di Lanfranco Colombo
Infinito, luglio/agosto 1986
Amedeo Vergani

L’archivio Amedeo Vergani rappresenta uno dei più vasti archivi fotografici privati  focalizzati su temi etnico-culturali-geografici. Composto da oltre un milione di immagini organizzate e classificate metodicamente, costituisce un patrimonio unico che racconta attraverso l’occhio e la visione narrativa di Amedeo Vergani il mondo e le persone che lo vivono in un arco di tempo che va dagli anni sessanta ai primi anni del duemila.

Dal Sud America all’Estremo Oriente, dalla Lapponia al Sud Africa: un archivio fatto da migliaia di racconti di situazioni fortemente cariche di quegli ingredienti del quotidiano comuni a tutti: fatica, amore, gioia, serenità, angosce, noia e dolore.
Il racconto è un elemento assolutamente distintivo: ciascuna foto è infatti parte di servizi  fotogiornalistici scritti dall’occhio dell’autore con la precisa volontà di raccontare ai lettori i molteplici aspetti che costituiscono una determinata realtà.